E’ stata l’occasione giusta per ricordare uno dei progetti che condurranno il capoluogo etneo a trasformarsi in città metropolitana: la realizzazione di una pista ciclabile che unirà Ognina a Acicastelo per arrivare, successivamente, anche a Acitrezza. << La pista ciclabile sarà una delle più belle d’Europa – ha detto il sindaco Bianco – quando la realizzeremo verranno centinaia di turisti; c’è anche un secondo aspetto, stiamo gettando le basi della città metropolitana >>.
Da ottobre la chiusura del lungomare sarà estesa a tutte le domeniche, con il disappunto dei commercianti, che registrano un calo del 60% del giro di affari: << Riteniamo eccessivo – riferisce uno dei commercianti di zona – prorogare la chiusura del lungomare fino alle 23, quando ormai non c’è più nessuno. La chiusura al traffico potrebbe terminare alle 20. In ogni caso, stiamo registrando cali fino al sessanta per cento in ogni domenica di stop alle auto >>.
In una nota diffusa sabato dagli esercenti: << Abbiamo proposto – si legge nella nota – piste ciclabili, così come la sola chiusura delle corsie lato mare, ma non si capisce perché la categoria dei commercianti rimane esclusa dalla concertazione, pur offrendo tutti i servizi che è possibile trovare aa lungomare >>.
Se, dal punto di vista di chi conosce bene la zone perché ci abita, risulta discutibile ritenere che alle 23 delle domeniche di settembre, il lungomare si svuoti da solo delle auto, invece di essere un momento di grande confusione e pericolo per i ciclisti, è altrettanto comprensibile la richiesta di rendere partecipi i rappresentati di categoria nelle decisioni riguardanti soluzioni che coinvolgono anche coloro che in quelle zone portano ricchezza e pagano tassazioni importanti.
L’aspetto fondamentale, che è giusto porre in evidenza, è che una pista ciclabile a Catania, oltre a quella fatiscente e poco utilizzabile di via Di Prima, è una necessità civile, per tutelare la categoria dei tantissimi appassionati di bici, costretti a confrontarsi quotidianamente con una realtà urbana avversa all’utilizzo di mezzi di trasporto “puliti” e con un livello di rispetto ed educazione civica della cittadinanza, alquanto basso.